XII Ἀγὼν Ταραντῖνος – Premio Adolfo Federico Mele Cerimonia di premiazione – 1 aprile 2023

Il giorno 1 aprile 2023 presso la Sala Conferenze, gentilmente concessa dal prof. Paolo Pardolesi, direttore del Dipartimento Jonico UniBA in “Sistemi Giuridici ed Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture”, si è tenuta la cerimonia di premiazione del XII Agon Tarantinos – Premio “Adolfo Federico Mele”, organizzato dal Liceo Statale “Archita” e dall’Associazione Italiana di Cultura Classica Delegazione di Taranto “Adolfo F. Mele”, con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università degli Studi Aldo Moro di Bari. La cerimonia è stata coordinata dalla prof.ssa Tania Rago, referente dell’Agon per il Liceo “Archita”, la quale ha ringraziato gli studenti, i docenti e i Dirigenti scolastici del Licei Classici di Puglia e Basilicata che hanno aderito all’Agon Tarantinos, gara di traduzione dal greco accreditata MIM riservata agli studenti del penultimo e dell’ultimo anno dei licei classici italiani, gara volta a promuovere e valorizzare le eccellenze.

Da quest’anno l’Agon ha ottenuto il prestigioso patrocinio della Consulta Universitaria del Greco (CUG).

Il Dirigente scolastico del Liceo Archita, prof. Francesco Urso, nel suo intervento ha ribadito l’importanza dell’Agon Tarantinos per la città di Taranto e il valore altamente formativo degli studi classici.

Prima della proclamazione dei vincitori, il prof. Pietro Totaro, docente di Lingua e Letteratura greca presso l’Università degli Studi Aldo Moro di Bari, nonché presidente della commissione esaminatrice e giudicatrice, ha tenuto una relazione su Euripide, Medea, vv.1078-1080: passione contro ragione? Come tradurre una difficile scelta. A seguire la prof.ssa Francesca Poretti, presidente della Delegazione di Taranto “Adolfo F. Mele” dell’AICC, ha illustrato la traduzione del brano oggetto della gara, brano tratto da Plutarco, Vita di Fabio Massimo.  

Si è passati, quindi, a decretare i vincitori dell’Agon: il 1° Premio di € 500,00, elargito dal Liceo Statale “Archita” di Taranto, è stato conferito all’alunna Sardone Ornella classe IV sez. C del Liceo Classico Statale “Cagnazzi” di Altamura (BA) ed è stato consegnato dal Dirigente scolastico prof. Francesco Urso;

 

 

il 2° Premio di € 300,00, elargito dalla Banca di Credito Cooperativo di San Marzano di San Giuseppe, è stato conferito all’alunno Pesare Marco classe IV sez. BC del Liceo classico “De Sanctis”-Liceo scientifico “Galilei” di Manduria (TA) ed è stato consegnato dal dott. Paolo Pro delegato dal Presidente della BCC;

 

 

il 3° Premio di € 200,00, elargito dalla Delegazione tarantina dell’AICC “Adolfo F. Mele”, è stato conferito all’alunna De Giorgio Claudia classe V sez. AC del Liceo “Ferraris”- L.C. “Q. Ennio” di Taranto ed è stato consegnato dal Presidente prof.ssa Francesca Poretti.

 

 

A tutti gli studenti che il giorno 31 marzo 2023 si sono cimentati nella traduzione e in un questionario di carattere storico-letterario e linguistico-stilistico sul brano proposto, (durata della prova 5 ore) è stato rilasciato un attestato di partecipazione.

Prof.ssa Tania Rago

L’Agon visto dagli studenti: sensazioni e riflessioni…

“Il greco è imparare ad imparare tutta la vita”

Questo l’incipit di benvenuto della premiazione della dodicesima edizione dell’ Ἀγὼν Ταραντῖνος/Certamen Tarentinum”, gara di traduzione dal greco, accreditata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, la quale mira a promuovere le eccellenze tra gli studenti del penultimo e ultimo anno dei licei classici italiani.

La cerimonia di premiazione si è tenuta sabato 1 aprile 2023 presso il Dipartimento Jonico-Uniba.

L’incontro è stato aperto dalla Professoressa referente dell’ Ἀγὼν, Tania Rago, la quale, dopo aver rivolto un caloroso benvenuto ai presenti, ha dedicato un elogio ai protagonisti della giornata: il greco ed il liceo classico, capaci entrambi di far coltivare tutt’oggi dubbi e passioni, diventando, per chi riesce a seminare i suoi frutti di anni di studi, un marchio di distinzione ed appartenenza.

Il Dirigente Scolastico del Liceo “Archita”, il professor Francesco Urso, ha ricordato l’egregio professore Adolfo Federico  Mele, al quale è dedicato l’agone, studioso ed educatore di grande spessore. Il Dirigente Scolastico rivolgendosi in primis agli studenti, ha discusso di come oggi si senta sempre di più la necessità di ripristinare lo studio e la traduzione delle lingue classiche, poiché essa è il punto cardine da cui nasce il liceo classico e si diramano la letteratura, la lettura, l’interpretazione di quelle meraviglie del mondo antico che, per volere del Fato (rimanendo in tema classico) o per pura fortuna, sono giunte fino a noi.

Il greco d’improvviso ha preso forma, ha ricominciato a non esser più qualcosa di antico, o come si dice in gergo oggi “morto”. Il professor Totaro “ha portato in scena” un suo studio, incentrato su 3 versi, 1078-1080, tratti dalla “Medea” Euripide.

D’improvviso il tutto ha assunto un tono tragico, di passione, di struggimento, di inaspettata modernità: “Passione contro ragione… Come tradurre una scelta difficile”.

Medea, attraverso le parole del professore, diventa, a suo parere, il perfetto paziente per una seduta di psicoanalisi. Forse è stato proprio questo lo scenario che lo ha ispirato… Euripide dottore e aiutante di un illustre maestro che ha sezionato i meandri più remoti di una mente contorta, a tratti maligna e crudele, barbara, ma pur sempre madre e donna.

3 versi che rappresentano il clou, il “grande monologo”, la ῥῆσις o come si dice in musica, la sezione aurea dell’intera opera.

Perché concentrarsi proprio su questi versi…

La “Medea” è il transito, il ponte tra scuola e università, uno dei classici più tradotti e più letti per la sua storia di ricezione; è spunto di riflessioni e pensieri contrastanti, critiche testuali, diverse interpretazioni semantiche e sintattiche; è dibattito di autenticità; è tormentato dal πάθος, da una galassia di parole che nascondono in sé tutto il sublime che si cela dietro il dualismo corpo anima.

Cos’è θυμός… Cos’è τολμήσω… È sopportazione, è audacia, è ira che supera la razionalità.

 Medea sa quali mali sta per compiere, riuscirà a tollerare quello che le aspetta? Cosa le succederà?

Il mistero è fascino. Il greco è affascinante. Il greco è mistero.

“Accendete le passioni”. Ecco l’esortazione conclusiva del professore.

È impossibile non bruciare dalla curiositas.

Prima della proclamazione dei vincitori la Professoressa Poretti ha commentato e tradotto il brano oggetto di gara, intriso della storia della nostra Τάρας.

Siamo il Caronte della nostra anima, traghettiamo ψυχή verso un mondo di scoperta. Non rimaniamo sulla sponda di tutti, della massa. Conosciamo noi stessi. Siamo spiriti critici.

Il greco è elisir di immortalità.

Victoria Mele, 4AC