Delegati per una settimana a New York – a.s. 2021/2022

Svegliarsi nel cuore della notte per prendere un volo da Roma, tra le luci dell’alba e il cielo roseo di primo mattino, e poi imbarcarsi su un volo intercontinentale ed attraversare l’oceano Atlantico… è così che è iniziata la giornata del 24 Marzo per le ragazze che hanno partecipato al progetto GCMUN, ovvero la simulazione dell’assemblea delle Nazioni Unite, a New York, USA. Tra l’eccitazione, l’ansia e l’emozione della prima volta a New York, le ragazze iscrittesi hanno vissuto una delle esperienze più belle di sempre.
Il GCMUN con UNITED NETWORK è stato un progetto che ha portato ad una crescita sotto ogni punto di vista, non solo grazie alla possibilità di esprimere le proprie idee riguardo ai diversi topic discussi nelle varie commissioni, come l’ecosostenibilità, l’integrazione della comunità LGBTQ+ nella società, la diffusione delle armi letali autonome, ma anche per l’essersi messe in gioco. Inoltre, così facendo si è presentata l’occasione di migliorare il proprio livello di inglese, cimentandosi nel public speaking di fronte a centinaia di ragazzi provenienti da tutto il mondo, lasciando alle spalle timidezza e tensione.
A ciascuna delle commissioni è stato coerentemente assegnato un argomento da discutere e i giovani delegati, nei panni dei rappresentanti dei paesi a loro designati, hanno brillantemente mediato le (talvolta radicalmente opposte) posizioni con la presentazione dei documenti di risoluzione. Indiscutibilmente costruttivo si è dimostrato l’ascolto di opinioni così varie, affatto scontate, che hanno permesso la rappresentazione complessa e ampia di una tematica oggettivamente uguale per tutti, ma che ognuno ha considerato solo in relazione alla nazione assegnata: un insegnamento destinato a condizionare per sempre l’outlook dei ragazzi.
Inoltre, i delegati hanno avuto la possibilità di conoscere e ascoltare personaggi politici provenienti da vari Paesi, come l’Argentina, l’Iran, l’Italia stessa, e coinvolgente e ricco di spunti è stato l’incontro con Martin Luther King III, il quale, durante la cerimonia finale, ha dialogato con i ragazzi e approfondito tematiche essenziali, come l’accettazione delle minoranze nella società e soprattutto la forza necessaria per seguire i propri sogni e diventare i cittadini di domani.
Tutto questo ha avuto come sfondo la cosiddetta “Grande mela”, la città che non dorme mai. Chi l’ha visitata può concordare nel dire che New York è una città che lascia sempre un segno indelebile nel cuore. Ci si trova davanti a innumerevoli culture diverse e si ha a che fare con una varietà di abitudini e usanze non indifferente; il cosiddetto “sogno americano” si realizza alla sola vista dei tipici taxi gialli newyorkesi, le insegne delle avenues e delle streets, gli squarci di cielo tra i grattacieli e la frenesia che caratterizza la città.
La settimana del viaggio si è svolta secondo il programma stilato dai tutor affidati ai vari gruppi di ragazzi, con i primi tre giorni dedicati al tour della città. Il primo giorno è stato dedicato all’arte e alla scienza, grazie alla visita degli immensi American Museum of Natural History e Metropolitan Museum of Art, tra l’evoluzione animale e umana e bellezze artistiche di ogni epoca e provenienti da ogni parte del mondo. Non poteva mancare, poi, la visita alla zona di Downtown: dalla familiare Little Italy al particolare quartiere di Chinatown, passando per il maestoso distretto finanziario, set del celeberrimo film “The Wolf of Wall Street”. Indimenticabili la passeggiata sul ponte di Brooklyn, la visita al World Trade Center e il viaggio sul traghetto partito direttamente da Seaport per ammirare la Statua della Libertà, nonché la sensazione di stupore e meraviglia dell’avere sotto i piedi tutta la città, vista dall’Empire State Building.
Tra una visita e l’altra è stato lasciato molto tempo libero per poter girare la città, permettendo a ognuno di vivere la realtà newyorkese in maniera diversa; ciò ha permesso lo sbocciare di amicizie che superano i limiti territoriali, relativi alla regione e alla nazione di provenienza o alla lingua parlata e la religione: anzi, i ragazzi sono tornati in Italia non solo con un bagaglio pieno di souvenirs e ricordi, ma anche ricco di affetti e legami indissolubili.
É stata un’esperienza indimenticabile, che ha lasciato estasiati e affascinati coloro che vi hanno partecipato, per questo ci si augura che prendano parte all’iniziativa sempre più ragazzi, non solo interessati all’ambito diplomatico-politico, ma anche tutti coloro che vogliono scoprire il proprio talento e vivere dei momenti indelebili, da far battere il cuore a mille e perdere il fiato.
Buona fortuna, prossimi delegates!