Taranto legge: presentazione della rassegna 2019 – 23 febbraio


La Rete di Scuole “Taranto legge”, costituita da Liceo Archita, Liceo Aristosseno, Liceo Ferraris-Quinto Ennio, I.I.S.S. Mariapia e I.I.S.S. Pitagora, insieme al Comune di Taranto, organizza e presenta la rassegna culturale di incontro con l’Autore 2019. L’evento del 23 Febbraio, presso il nuovo Teatro Fusco, ore 9:30-12:30, prevede la presenza di scrittori, musicisti, danzatori, giornalisti, un fumettista. Partecipano la Dirigente Scolastica Dott.ssa Angela Maria Santarcangelo e la Prof.ssa Daniela Nicol, le organizzatrici per il Liceo Archita, Prof.sse Bosco e Dell’Aglio, con le classi IAES, IIASP, il Prof. Serra, con la classe IVAC, gli alunni dei progetti “Leggiamo insieme” e quelli del “Canto corale”, con la Prof.ssa Abbà.

“Riflessioni”

La Rete di Scuole “Taranto legge” (Liceo Archita, Liceo Aristosseno, Liceo Ferraris-Quinto Ennio, I.I.S.S. Mariapia e I.I.S.S. Pitagora), unitamente al Comune di Taranto, ha organizzato, per oggi, 23.02.2019, un evento culturale presso il nuovo Teatro Fusco.
Noi alunni della II ASP del liceo Archita, abbiamo partecipato a questo evento culturale insieme agli studenti del progetto PON “Leggiamo insieme”, curato dalle Prof.sse Dell’Aglio e Bosco, alle classi IV AC, I AES. Il gruppo “Canto corale”, preparato dalla Prof.ssa Abbà, ha allietato il pubblico in apertura e in chiusura con la canzone “Il costume da torero”, di Brunori Sas.
Il progetto della nostra scuola e di tutta le rete desidera diffondere la cultura della lettura, soprattutto tra i giovani, attraverso le opere degli autori contemporanei sia locali che nazionali.
Il tema alla base dell’evento è: “memoria e identità” ovvero comprendere e valorizzare la propria identità attraverso la lettura delle indicazioni che arrivato dal passato.
Oggi, hanno discusso di questo tema gli autori Nadia Terranova e Alessandro Cobianchi.
Nadia Terranova, parlando del suo libro “Addio fantasmi”, attraverso la storia di Ida, una donna che tornata alla casa della sua infanzia, si trova a dover affrontare i fantasmi che hanno condizionato tutta la sua vita, ha fatto riflettere sull’importanza del passato per ciascuno di noi. La profonda riflessione emersa dalle parole dell’autrice è stata che si può vivere un presente sereno solo se si è in pace con il passato ovvero il presente deve dipendere da un passato senza fantasmi.
Alessandro Cobianchi, raccontando del suo libro “Di versi diversi” scritto sia in poesia che in prosa, ha evidenziato come la diversità sia il filo conduttore dei racconti del libro . Le parole un po’ ironiche dell’autore hanno dimostrato come il tempo che passa porti ad inevitabili cambiamenti. Ai nostri giorni, la cultura del consumo e del profitto lascia poco spazio all’introspezione e all’accoglienza degli altri.
L’evento è stato reso allegro dalle vignette di Nico Pillinini, che ha sottolineato con la velocità del suo tratto i momenti più importanti delle manifestazione odierna.
Abbiamo apprezzato la musica di Melga, una ex studentessa del Liceo Archita che, tra un intervento e l’altro ha aiutato la riflessione con le sonorità acustiche della sua musica elettronica.
Abbiamo anche ammirato i loghi ideati da alcune alunne dei diversi licei della Rete, che hanno ricevuto una targa- premio da un rappresentante dell’amministrazione comunale.
Non è mancata neppure la danza hip hop del coreografo e ballerino Vincenzo D’Alconzo: di notevole spessore artistico è stata la coreografia del balletto presentato stamattina. Il balletto, infatti, sollecitava alla riflessione sull’uso eccessivo della realtà virtuale e sulla necessità di sostituirla con rapporti “veri”.
Noi adolescenti, spesso troppo presi della tecnologia, dobbiamo riscoprire il piacere della lettura non solo come momento di riflessione solitaria, ma anche come momento di condivisione con gli altri.
L’evento di oggi è un passo significativo verso la riscoperta della lettura come parte importante della nostra vita.

Fausto Lattanzi, 2ASp

 

 

Oggi, 23 febbraio 2019, il progetto Taranto legge “si è presentato” dinnanzi agli studenti delle scuole partecipanti, Archita, Aristosseno, Ferraris-Quinto Ennio, Pitagora, Principessa Mariapia, per dare inizio alla rassegna di incontri con gli Autori e altre attività culturali di quest’anno. A condurre questo primo incontro Michele Tursi e Angelo Di Leo, due abili giornalisti della testata online La Ringhiera, che, attraverso una frenetica e dinamica conversazione con gli autori della giornata, hanno avvicinato noi ragazzi al meraviglioso e vasto mondo della lettura, e sono stati i portavoce delle domande che in fondo ognuno di noi avrebbe voluto porre agli scrittori. Il primo libro ad essere presentato sul palco è stato “Addio fantasmi” di Nadia Terranova. Una profonda interpretazione nella lettura di un passo del libro in questione da parte di una attrice tarantina ci ha fatti partecipi, anche se per una minima parte, di quella che è l’intricata e misteriosa storia di Ida, la protagonista della storia. La tematica del progetto Taranto legge, “memoria e identità”, non a caso, calza a pennello con il pathos su cui la nostra autrice ha costruito il personaggio di Ida, una ragazza tormentata dalla memoria e dalla straziante oppressione della scomparsa del padre, memoria della quale, però, sa di non poter fare a meno per sentirsi se stessa. Eppure, il consiglio della Terranova alla fine è stato quello che, ad un certo punto della vita, bisogna anche lasciare andare i propri fantasmi…
L’autrice, poi, ha condiviso con noi quella che è stata la sua esperienza di lettura nella vita e il suo approccio ad essa e ciò che l’ha portata in un secondo tempo a provare l’istinto di dover macchiare di inchiostro quei fogli bianchi, che sarebbero stati sicuramente più coloriti con le stravaganti storie di una ragazzina. E ci ha svelato quello che ogni autore prova nell’assemblare i pezzi delle sue storie, perché siano credibili e arrivino al lettore nel modo più vero possibile. E per fare ciò ogni scrittore subisce di riflesso ogni dolore, gioia e preoccupazioni vissute dai suoi personaggi, personaggi in cui lui stesso lascia inevitabilmente un’impronta indelebile di se sè. Ma l’autrice ha ben specificato che questo non significa che il libro sia necessariamente autobiografico, ma che in fondo tutto ciò che scriviamo cattura con sé una parte della nostra anima.
A raggiungere sul palco i nostri conduttori, successivamente, è stato uno dei più famosi fumettisti d’Italia, Pillinini. Abbiamo conosciuto una diversa sfaccettatura della scrittura, che vede convivere quella che è l’arte del disegno e l’umorismo, parti fondamentali per la satira di cui il nostro autore è ormai esperto. Siamo stati coinvolti da lui, infatti, perchè ci ha mostrato quattro sue opere istantanee, come fossero state una personale dedica a noi ragazzi, che abbiamo visto con i nostri occhi l’abilità di questo autore nel coordinare le giuste parole con una vignetta adeguata e che attiri immediatamente l’attenzione. Anche la musica, in particolare il cantautorato, ha fatto parte della nostra giornata. Ha raggiunto, infatti, sul palco i nostri ormai “amici di lettura” una giovane musicista, un talento nascente e originario di Taranto, in arte Melga, ex alunna del nostro Liceo Archita. Seppur in maniera più immediata, anche il testo di una canzone è una delle tante sfaccettature della scrittura, che attraverso la musica diventa un mezzo universale in grado di appassionare e arrivare alle persone, così come un libro ci avvolge tra le pagine della sua storia.
A concludere il quadro del nostro palco, dove senza mai fermarsi i due conduttori hanno introdotto diversi autori e personaggi al seguito, è stato l’arrivo di un terzo scrittore Alessandro Cobianchi. L’autore ha portato ovviamente con sé tutti i segreti celati nel suo libro “Di versi diversi”, con cui ha fatto arrivare a noi ragazzi quello che è stato il suo percorso verso la scrittura, che mescola racconto e poesia. Ci ha dimostrato come la passione per la lettura possa dare nuova vita alle persone e dalla sua personale esperienza abbiamo appreso come lui stesso si sia avvicinato a questo mondo proprio per poter vedere una nuova vitalità nel padre, che seppur ormai troppo malato per coltivare la sua passione per la lettura, aveva trovato la forza di resistere per poter leggere il libro che il figlio stesso gli aveva dedicato. Una profonda confessione dell’autore è stata che lui stesso nutriva una forte insicurezza nella propria scrittura, tanto che per poter pubblicare le sue poesie ha voluto proteggerle in una sorta di velo, che è quello delle sue storie. Sicuramente insolito, ma un po’ per paura e un po’ per coraggio l’autore ha ideato un libro che inglobasse le sue poesie nella cornice di storie ispirate ad esse.
Il progetto di Taranto legge è un’iniziativa che avvicina notevolmente i ragazzi alla lettura e alla propria consapevolezza come lettori e che, soprattutto con l’approccio ravvicinato con gli scrittori, fa crollare il muro di timori che frena l’ambizione di alcuni ragazzi che tanto aspirano a diventarlo.

Sara Maiano 2^ ASP

 

 

 

 

 

 

 

Eco mediatica della rassegna culturale di incontri con gli autori “Taranto legge 2019….”

 

Taranto Legge 2019, le scuole fanno rete